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Tipi di caldaie
Varie tipologie e potenza

Clima Geo

Le caldaie possono essere classificate in base al combustibile che utilizzano per funzionare, per la presenza o meno del sistema di condensazione, per la potenza e per il fatto di essere a camera aperta o a camera stagna.
Vediamo insieme le varie tipologie di caldaia.

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Differenziazione per combustibile
Le caldaie per il riscaldamento domestico si differenziano in base al tipo di combustibile utilizzato che serve per riscaldare l’acqua presente nell’impianto, che poi porta calore ai termosifoni o mette a disposizione acqua calda sanitaria.
I combustibili principali sono il gas, il metano, il GPL, il pellet, il gasolio e la legna.
Ogni combustibile ha caratteristiche tecniche differenti, che incidono sul rendimento della caldaia. Uno dei parametri più importanti è il potere calorifico, indicato con kWh x UM – kWh per unità di misura del combustibile – che è la capacità della sostanza di generare energia, quindi calore per riscaldare la casa e l’acqua sanitaria.

Caldaie a condensazione o tradizionali


Oltre che per il tipo di combustibile utilizzato, le caldaie possono essere classificate anche in base alla presenza o meno del sistema di condensazione.
In pratica, rispetto ai modelli tradizionali, le caldaie a condensazione possono recuperare parte del calore tramite il riuso dei vapori caldi che si generano per il riscaldamento iniziale dell’acqua. Ciò permette di ottimizzare il rendimento della caldaia rendendola più efficiente di circa il 15% e, di conseguenza, riducendo i consumi.

La potenza
Le caldaie possono essere distinte anche in base alla potenza. Questo valore si esprime in kW – di solito si tratta di un valore compreso fra i 24 e i 35 kW. In gergo tecnico questo valore rappresenta la potenza termica nominale – PN – di una caldaia e sta ad indicare, nei fatti, il suo effettivo potere termico, prendendo in considerazione sia l’energia prodotta che quella dispersa nell’ambiente durante i vari cicli di funzionamento.

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Caldaie a camera aperta e a camera stagna


Ogni caldaia ha una camera di combustione, che è un vano posto tra bruciatore e scambiatore di calore.
Il suo funzionamento determina un’ulteriore differenziazione fra caldaie. Abbiamo, infatti, caldaie a camera aperta e caldaie a camera stagna.
La differenziazione è determinata, sostanzialmente, dal modo in cui la caldaia preleva l’aria per la combustione.
In pratica: in una caldaia a camera aperta l’aria viene prelevata dall’ambiente circostante attraverso un tiraggio naturale, mentre in una caldaia a camera stagna l’aria arriva dall’esterno grazie ad un tiraggio forzato.
Per questo motivo le prime vanno installate preferibilmente all’esterno, o all’interno in locali molto ampi muniti di aperture verso l’esterno o, ancora, dotati di sistemi di ventilazione, questo per evitare la pericolosa formazione di monossido di carbonio. Le seconde, invece, presentando un vano di combustone a chiusura ermetica e un tiraggio forzato, e impiegando un sistema di ventilazione che ha anche il compito di espellere i fumi di scarico, possono essere installate in ambienti interni senza correre il rischio legato alla possibile formazione di monossido di carbonio.

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